Full immersion vampira

La passione è riesplosa per colpa di Night Watch e ho ricominciato a leggere di vampiri. Prima tutta la saga di True Blood, con Sookie Stackhouse & company, ancora prima che arrivasse la serie in TV (caruccia). Esaurita la vena della Charlaine Harris, la voglia di andare avanti era ancora molto forte: così, visto che già da qualche mese i libri della serie Blood Books di Tanya Huff mi guardavano dalla libreria di S* con fare minaccioso, ho iniziato Blood Price e in qualche settimana ho fatto fuori anche quelli.

In pieno trip vampiresco, e in mancanza di materia prima con cui nutrirlo, sono passata alle serie TV. Come già dicevo, mi sono succhiata tutta la prima stagione di True Blood e, via di seguito, le “due” stagioni di Blood Ties: niente male, già. Ecco un mio commento dal TenForward (segue):

Parliamo di Blood Ties, dunque.

Avendo iniziato a leggere i libri di Vicki Nelson ben prima di vedere la serie, conoscevo già il tono generale, piacevolmente avventuroso ma leggero, quindi ammetto che non mi aspettavo niente di eclatante. Aggiungete S* che bofonchiava “serie canadese low budget”, non molto entusiasta Smile

Così, per una volta, sono rimasta sorpresa in modo positivo: certo, dei romanzi non resta molto – pilot a parte – ma i personaggi sono molto azzeccati e le dinamiche tra loro funzionano bene. Azzeccata anche l’aggiunta di Coreen come assistente di Vicki, anche se il suo modo di essere goth grida “Abby Sciuto” senza alcuna vergogna Wink

Il punto debole della serie sono, purtroppo, i casi di investigazione. Dopo la prima storia, Vicki diventa una sorta di Dylan Dog, un investigatore dell’incubo. Capisco che la pubblicità “nessun caso è troppo strano” possa avere successo, ma affrontare in ordine sparso TUTTO il campionario dei mostri della cultura popolare:

– demoni
– mutaforma
– zombie
– medusa
– mummia assassina
– il wendigo
– etc.

rende il tutto davvero poco credibile. Abbiate pietà!
Capisco il povero Mike Celluci, quando esce di testa Smile

Il finale di stagione, per quanto cerchi di fare da ponte verso una seconda serie che non si farà, è veramente tristarello. Vicky, marchiata dal demone e mezza cieca, viene mollata da tutti.
E un po’ viene da pensare “Ti sta bene, dopo che hai rotto le palle a quei due poveracci per un’intera stagione con le tue paturnie da superdonna. Miiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!”

Tra l’altro, non ho proprio idea di come gli autori della serie pensassero di ricollegare la trama televisiva con quella dei libri, visto che soprattutto in “Blood Pact” ci sono dei cambiamenti mica da poco. Forse non ci pensavano affatto. E cmq ora è tardi per pensarci, visto che la serie è stata definitivamente chiusa.

Un altro vampiro che morde la polvere. Sigh.
Ci resterà soltanto quello sfigato di Bill Compton, che proprio NON LO REGGO.