Un’antica civiltà, una popolazione pacifica sotto il giogo brutale dell’invasore. Le forze di interposizione e cooperazione terrestre sarebbero riuscite a tenere la situazione sotto controllo?
Cha’ar è un piccolo pianeta agricolo in un angolo periferico della galassia, la cui unica ricchezza sono i resti archeologici di una gloriosa civiltà scomparsa. Syrius è la decadente e corrotta repubblica spaziale che lo ha occupato e che governa la popolazione con mano pesante, cercando di sopprimere la loro cultura millenaria. In mezzo una forza civile-militare terrestre di interposizione e cooperazione, i cui uomini e donne lavorano ogni giorno per portare il pianeta fuori dal sottosviluppo.
Quando un attentato mette in moto una reazione a catena che distrugge la quiete apparente della capitale Victoria, scatenando una guerra civile e una violenta repressione, i protagonisti sono costretti a rifugiarsi sulle montagne, protetti dai monaci cha’ari; insieme, tra armi leggendarie, macabre scoperte, fughe precipitose e scontri a fuoco, essi dovranno trovare una soluzione per evitare che la Repubblica di Syrius faccia strage della popolazione per sedare la rivolta. Sarà un’esperienza che cambierà la loro vita.
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Abba Nila’ni è tornato in versione 2.0, con una ambientazione nuova di zecca.
E’ sempre un libro d’avventura con una guerra di sfondo, ma Cha’ar è diventato un pianeta lontano, la cui mite popolazione umanoide vive in condizioni di fame e di sottosviluppo, male amministrata da una razza diversa e corrotta.
La metafora è sottile: si parla sempre di missioni di pace nel Terzo Mondo, di Cooperazione allo sviluppo, di missioni archeologiche in terre lontane e di diplomatici corrotti.
Si parla di dittatori terzomondisti e minoranze etniche oppresse.
Si parla di vita e di morte, di terroristi vecchi e nuovi, di scelte sbagliate pagate a caro prezzo e di redenzione.
Si parla di Iraq e di Etiopia, e chi lo conosce coglierà qualche eco del nostro funesto passato coloniale.
Tutto questo è il nuovo Abba Nila’ni – I monasteri della Collera e spero che vi piaccia.