Category Archives: Second Life

Solo il mimo canta… su Second Life

La sera del 27 febbraio ho partecipato a uno degli appuntamenti di Libriamo Tutti, progetto crossmediale di invito alla lettura attraverso internet, biblioteche e mondi virtuali.

L’appuntamento era su Second Life ed è stato trasmesso in diretta (e registrato) su LiveStream.

Qui potete riascoltare il mio intervento, al minuto 01:09:00 del filmato:
http://livestre.am/1je5c

Ho parlato con piacere del libro “Mockingbird” di Walter Tevis, tradotto in Italia come “Solo il mimo canta al limitare del bosco” (Ed. Nord, da tempo introvabile) o, più recentemente, come “Futuro in Trance” (Urania Collezione – Mondadori).

E’ un libro poco noto, in Italia, ma che a me è sempre piaciuto molto, da quando l’ho scoperto – per puro caso – nei primi anni ’90.

A world where humans wander, drugged and lulled by electronic bliss. A dying world of no children, no art, no reading. A strange love triangle: Spofforth, the most perfect machine every created, whose only wish is to die; Paul and Mary Lou whose passion for each other is the only future. Some still refuse to surrender.

Se vi capitasse di trovarlo in giro, non perdetevelo.

Qui ne potete ascoltare un pezzetto, letto da Paco.

I leggendari libri della SF in mostra al Delos Bookclub

L’autunno è arrivato anche al Delos Bookclub in Second Life, e da questo weekend è aperta la mostra “SF Legends” dedicata ai 50 libri che hanno fatto la storia della fantascienza.

Sono riuscita ad allestirla nel pochissimo tempo libero che mi rimane, ma direi che sono abbastanza soddisfatta del risultato. E la Glass Hall vittoriana ha finalmente trovato una destinazione d’uso degna di lei 🙂

Spero che troverete il tempo di fare un giro e visitarla, prima o poi. Ovviamente i libri non sono ordinati secondo una vera e propria classifica ufficiale, ma soltanto in un percorso che va in crescendo verso la cima (e il terzo piano della struttura).

Le coordinate sono:
Delos BookClub – SF Legends Exhibition, Amberaldus (232, 246, 80)

E qui trovate qualche foto.

Eliver Delphin su “Parla come navighi”

More about Parla come navighiSta per uscire  E’ uscito in libreria l’antologia della webletteratura italiana curata da Mario Gerosa: il titolo è “Parla come navighi“, edito dalla Ass. Culturale Il Foglio, e vi troverete “cinguettii di Twitter in endecasillabi, status di Facebo ok dai risvolti esistenziali, chat di Second Life che raccontano di complesse relazioni virtuali, feuilleton per blog, romanzi sperimentali da leggere sul monitor sono alcune delle nuove espressioni che formano la galassia della webletteratura italiana”.

Tra le opere selezionate da Mario nella vasta galassia della nuova letteratura sul web, anche un breve racconto di Eliver Delphin, dedicato a un’isola che non c’è più.

Acquista il libro su IBS.

My god, sto lavorando troppo…

E me ne accorgo perché è un mese intero che non posto sul blog, ma mi limito ad aggiornare lo status di Facebook via Twitter.

Sigh, povera me.

La buona notizia è che Mu ha ripreso i reading al Delos Bookclub, con “Addio e grazie per tutto il pesce” di Douglas Adams. Spero di avere la forza di partecipare, una di queste domeniche.

A peggiorare la situazione, stasera ci si mette anche la NEVE:  fuori dalla mia finestra cadono fiocchi da 1/2 metro quadro l’uno, sembra che qualcuno stia scuotendo un cuscino dall’ultimo piano del palazzo.

Se anche questo weekend va in vacca, è la volta che mi incazzo 😛

PS: Dimenticavo: a casa è entrata per la prima volta una PSP, che ha l’usabilità di un manufatto alieno. Lentamente inizio a prendere confidenza con l’interfaccia, anche se non ho quattro mani con quattro dita ciascuna. Vi aggiornerò sugli eventuali progressi…

Mondi in Recessione – Un racconto dolceamaro su SL

“Nella Virtual-Rete, Rue e Albert se ne stavano stretti su una spiaggia tropicale a guardare le stelle, lei nel garage sotterraneo di un palazzo della City, lui in un seminterrato della Periferia.
– Oggi ne abbiamo persi altri dodici – mormorò lei, con un groppo alla gola. – Anche i Giardini Perduti di Apollo, alla fine, se ne sono andati.
Nel mondo fisico, la giovane hacker si aggiustò il nuovo impianto visore sugli occhi, trattenendo a stento una lacrima. I Giardini avevano un significato speciale per loro due e l’idea che fossero andati perduti per sempre le faceva davvero male.
– Oh… – disse Albert, con un sospiro di tristezza, poi aggiunse: – Ma quanti ne avete salvato?
– Quattro. Soltanto quattro – rispose Rue, ripensando a quanta fatica fossero costati quei pochi salvataggi a lei e al manipolo di virtual-surfer con cui aveva iniziato a collaborare da quando la Virtual-Rete era entrata in Recessione.
Si erano autodefiniti Worldsavers, salvatori di mondi, ma i mondi che riuscivano a salvare – servendosi di un programma illegale di backup che avevano sviluppato collettivamente – erano davvero poca cosa rispetto a quelli che, ogni giorno, venivano spenti senza preavviso, cadendo per sempre nell’oblio elettronico.”

Leggi tutto il racconto: http://www.eliver.it/racconti/recessione/

Tutto scorre, anche in Second Life

Dopo circa sei mesi di frequentazione mirata del virtualmondo – il tempo è poco e lo dedico alle attività del Delos BookClub – in questo finesettimana, vuoi per noia, vuoi perché ho un’amica che ha deciso di virtualizzarsi, mi sto concedendo un po’ di esplorazione, come ai vecchi tempi.

Quello che ho trovato (o meglio, che NON ho trovato) mi ha lasciata vagamente spiazzata: i miei soliti punti di riferimento sono scomparsi, tutti. Il mio inventario di landmark selezionati con cura è diventato obsoleto: il 70% dei posti che avevo salvato è diventato qualcosa di diverso. Parioli, con i suoi pregi e difetti, non esiste più. Post Utopia è una desolata distesa d’acciaio che attende di essere inghiottita dal nulla.  E questo è solo un piccolo esempio legato a quelli che erano i miei “luoghi” italiani. Potrei continuare per mezza pagina, ma sarebbe solo un inutile amarcord. E poi, non c’è niente di triste in questo. Il virtualmondo scorre, come il mondo reale, forse un po’ più rapidamente. I tempi cambiano, arrivano nuovi giovani, i ragazzi del 2009. Ieri sera ero a una festa di Halloween ed ero in assoluto la più vecchia – rezzata nel 2006, praticamente il secolo scorso! Mi sono sentita una highlander, e ora vado in giro con una tag che dice “Ancient & Immortal“.

Per reagire a questo senso di caducità elettronica, ho deciso che cercherò di tornare a esplorare e disegnerò una nuova mappa dei miei luoghi di Second Life, per rincorrere il tempo che scorre e non rimanere indietro.

Blue Mars (… e li chiamavano competitor)

Questa sera la vostra tecnomaga Eliver ha fatto un salto su un nuovo mondo virtuale in versione Beta, che si chiama fantascientificamente Blue Mars. A parte che con quel nome viene subito da chiedersi quando faranno Green Mars e Red Mars (la premiata trilogia marziana di Kim Stanley Robinson), anche la definizione di Beta mi è sembrata troppo generosa 😦

Blue Mars

Lo sviluppo è indietro di anni luce, mancano paccate di funzionalità e molti tasti dell’interfaccia non fanno nulla. Niente zoom, niente IM, né un gran numero di features basilari a cui siamo abituati in SL. Muoversi è veramente scomodo e la personalizzazione dell’avatar lascia ancora molto a desiderare.

Torno a immergermi: seguirà breve recensione con maggiori dettagli.

SL Jargon: Il vocabolario di Second Life secondo Eliver (E-G)

Il Delos BookClubVisto che con la E non mi viene in mente niente, metterò:

Eliver Delphin
La vostra tecnomaga preferita, creatrice del Delos BookClub, primo e unico circolo culturale italiano su Second Life dedicato alla narrativa fantastica 🙂

Freebie
I freebies sono tutte quelle cose, belle e brutte, create in Second Life e distribuite gratuitamente, soprattutto ai niubbi. Tutti i negozi hanno un piccolo numero di freebies a disposizione per i propri visitatori: consideratelo un regalo di benvenuto e un invito a tornare a comprare, quando avrete perso la pelle da niubbo. Oltre a questi, ci sono dei “packages” di freebies ormai quasi storici e molto riconoscibili, tra cui il mitico e orrido costume da Darth Vader e la tutina della Flotta Stellare: sappiate che, indossandoli, vi auto-bollerete come niubbi senza speranza.
I freebies inoltre possono essere trans o no-trans: in quest’ultimo caso, se un vostro amico vuole disperatamente una armatura da Iron Man come la vostra, non potrete passargliela in inventario in modo diretto, ma dovrete dirgli dove andare a prendersela da solo.

Full Perms
Gli oggetti Full Perms hanno tutte le permission “aperte”, e sono cioè copy/mod/trans. Con un oggetto Full Perms ci potete fare quello che volete: farne mille copie, regalarlo a tutti quelli che incontrate, modificarlo a vostro piacimento. Peccato che di solito siano oggetti di qualità molto scadente o del tutto senza senso. Quando sarete dei builder abbastanza capaci da creare i vostri primi oggetti per regalarli, ricordatevi sempre di chiudere le permission (o copy, o trans) in modo che il vostro regalo non possa passare di mano in mano in modo incontrollato come oggetto Full Perms.

Furry
I niubbi spesso non lo sanno, ma su Second Life non tutti i residenti hanno sembianze umane. Ci sono delle floride comunità di residenti dalle fattezze non umane, che tendono a raggrupparsi in isole proprie e a non mischiarsi con il resto del mondo virtuale. Una di queste comunità, tra le più antiche, è quella dei Furries, i “pelosi”.
I residenti Furry hanno di solito sembianze di animali pelosi – cani, gatti, scoiattoli, tigri, leoni, volpi, procioni e quant’altro – e hanno delle movenze specifiche abbinate alla loro razza, realizzate tramite AO specializzati. I Furry civilizzati vanno in giro vestiti, come fareste voi, e hanno a disposizione sul mercato lo stesso variegato corredo di abiti, accessori e appendici genitali di cui dispongono gli umani, ovviamente in tinta con la loro pelliccia. Su Second Life è importante rispettare tutte le diversità: il fatto che qualcuno abbia scelto sembianze animali non significa che sia inworld per fare il cretino o per giocare agli animaletti del bosco. Quindi se vi capita di incrociare un Furry che fa shopping, o se andate a fare un’escursione sulle loro SIM (molto belle!), evitate battute stupide, comportatevi bene e farete un’ottima figura.

Gestures
Sono delle animazioni, abbinate a suoni, di cui i residenti dispongono dalla nascita.
Quelle di base non sono molto raffinate né particolarmente ben realizzate. I niubbi ne fanno largo uso per darsi un’aria da residenti consumati, ma ottengono soltanto l’effetto opposto. I residenti, infatti, le usano pochissimo. Provate la risata sguaiata del “Laugh” e capirete perchè. Ben altro sono invece le gestures specializzate che si trovano in vendita inworld: alcune sono particolarmente divertenti, ma vanno usate con sempre moderazione.

Grid
“La Grid” è un altro modo di chiamare Second Life. Non è molto usato dai residenti comuni; lo sentirete dire soprattutto da chi è più “tecnico” di Second Life, quando vi racconterà che “la grid è andata giù” per tutto il pomeriggio.

Griefer
Sono gli hacker di Second Life. Perseguitano i residenti e i proprietari di Land, disturbando il quieto vivere con script pericolosi e fastidiosi. Un griefer che attacca una SIM può per esempio riempirla di cubi che si autogenerano, saturando il simulatore e facendo cadere l’isola. Oppure può darvi la caccia e orbitarvi tutte le volte che vi trova. Non è affatto simpatico essere perseguitati da un griefer. La cosa peggiore è che si credono divertenti ed è molto difficile liberarsene, perché hanno un numero smodato di avatar con cui venire a tormentarvi. Salvo poi essere perfettamente riconoscibili dagli errori di grammatica che fanno quando vi minacciano.
Per proteggersi dai griefer esiste un vasto armamentario di script da indossare sul proprio avatar – schermi, scudi, blockers, etc. – ma voi potete stare tranquilli: difficilmente un griefer prenderà di mira un niubbo. Gli obiettivi più succulenti sono le SIM ad alto traffico e i Land Manager che li hanno cacciati via da lì una o più volte. Comunque, se venite attaccati da un griefer, la miglior difesa è restare passivi: sedetevi subito, mettete il griefer in “mute” e, se vi sta inondando di particles, spegnete l’effetto dalle preferenze. Se non c’è niente su cui sedersi, rezzate un cubo a terra, se potete. A quel punto il malintenzionato potrà farvi molto poco, si annoierà e magari cercherà un altro obiettivo da molestare. E voi potrete andare a fargli un inutile abuse report.

SL Jargon: Il vocabolario di Second Life secondo Eliver (C-D)

profile_eliver.jpgCostruire
Creare oggetti all’interno di Second Life, utilizzando la funzione Build.
Costruire su SL dà molte soddisfazioni, ma non è facile e soprattutto non è roba da niubbi. Per prima cosa, infatti, se non avete una terra vostra – o del vostro gruppo e con i diritti di costruzione aperti – non potrete costruire nemmeno il famoso cubotto di legno, quell’oggetto primordiale che pare rezzarsi quasi spontaneamente dai terreni dove l’owner ha dimenticato di chiudere il build ai niubbi di passaggio.
Inoltre, l’interfaccia che vi permette di costruire non è molto user-friendly né particolarmente potente, quindi se siete niubbi che sanno usare bene programmi di modellazione 3D seri ne resterete inevitabilmente delusi. Se però siete pazienti e determinati, potrete riconvertire le vostre abilità modellatorie e diventare SL-builder professionisti. Le specializzazioni non mancano: c’è chi costruisce case prefabbricate, moduli abitativi fantascientifici e castelli, chi – più versato nella grafica tradizionale – crea splendide skin e vestiti alla moda per gli avatar dei residenti, chi progetta avatar di tutte le forme e dimensioni, chi disegna paesaggi grandi quanto un’isola e chi minuscoli gioielli di diamanti. Se poi imparate anche un po’ di scripting (LSL – Second Life Scripting Language) e amate la tecnologia, potrete costruire veicoli a motore di ogni tipo, per correre su strada, in acqua o nel cielo. Quando sarete diventati bravi, se ne avete voglia, potrete aprire un negozio e vendere le vostre creazioni agli altri residenti.
Giova ricordare che i Linden Dollars che guadagnerete potrete convertirli in dollari USA e farveli accreditare su Paypal – non ci vivrete, certo, ma potrete almeno pagarvi le spese per SL.

Camping
Fare camping in SL è un’attività tipica dei niubbi ed è la risposta alla fatidica domanda “Come faccio a guadagnare?” Come già spiegavo in un precedente articolo, ci sono land owner che, per evitare di avere una piazza vuota (indice di scarsa popolarità della land) preferiscono riempirla di postazioni di camping a pagamento. Si tratta di poseball speciali –  di solito associate a un’animazione innocua come ballare o lustrare una vetrina, ma anche semplicemente stare seduti su una panchina – che pagano un certo tanto al minuto chi vi si siede. Spesso riconoscete queste pose da camping proprio perché, insieme al nome dell’animazione, potrete leggere i L$ che vi darà se vi sedete.
E’ superfluo sottolineare quanto la pratica del camping sia da sfigati, ahche perché consente di guadagnare delle cifre che, nel budget settimanale di un vero residente, equivalgono ai soldi per le caramelle. Quindi, se siete niubbi e avete bisogno di farvi un guardaroba, piuttosto che campeggiare pigramente per ore e ore, vi consiglio un passatempo più proficuo e creativo: esplorare le varie land e i negozi a caccia di freebies, oggetti gratuiti creati apposta per voi (anche da SL-designer di grido) e disseminati per il mondo per farveli trovare.

Copy/No copy
Ebbene sì, tutti gli oggetti di SL hanno un sistema di DRM (Digital Rights Management) che stabilisce quali possono essere copiati, quali modificati e quali trasferiti. La proprietà Copy, ovviamente, contraddistingue gli oggetti copiabili. Di solito queste proprietà vengono usate in precise combinazioni dai SL-builder per stabilire cosa si può fare con un oggetto che hanno costruito per voi: un’acconciatura di capelli (ok, chiamatela anche SL-parrucca) sarà Copy, Mod, no Trans per esempio, il che significa che potrete farne una copia per modificarla, spostando un ciuffo che vi copre la fronte o che vi si ficca in un occhio, o cambiarle il colore, ma non potrete passarla a una vostra amica che la trova irresistibile. Potrete soltanto darle il landmark verso il negozio dove l’avete comprata. Un oggetto come un’automobile, invece, che non ha bisogno di essere “aggiustata” e che contiene script facili da rompere, sarà no Copy, no Mod, Trans, quindi potrete comprarla, provarla per un po’, e quando vi siete annoiati potrete regalarla a un vostro amico. Quando gliela passerete in inventario, ovviamente, voi non ce l’avrete più.
Come sempre, esistono dei programmi per aggirare queste protezioni, ma il loro uso è vietato dallo EULA , e se i Linden vi beccano a clonare oggetti che non vi appartengono rischiate di essere buttati fuori per sempre da Second Life.

Crashare
Questo non è un termine che nasce in Second Life, ma viene comunque usato spesso, visto che il SL-client è pesantuccio per il vostro processore e per la scheda grafica. Vi accorgerete di essere sul punto di crashare quando il vostro avatar smetterà lentamente di muoversi e non potrete più fare niente all’interno della finestra di SL. L’unica soluzione è chiudere il programma e rilanciarlo, se il crash non è troppo grave, oppure riavviare il computer. Visto che accade spesso, quella del crash imminente è un’ottima scusa per defilarvi da una situazione scomoda: nessuno potrà mai venirvi a dire che avete mentito per darvela a gambe.

Derezzare
E’ il contrario di rezzare ed è quell’azione che fate quando riprendete in inventario un vostro oggetto che esiste inworld. Il comando per derezzare un oggetto da SL è Take: nfatti sentirete dire spesso anche “fai take” di qualcosa. Ovviamente, potete fare take solo degli oggetti che vi appartengono o su cui avete i diritti. E quando rezzate temporaneamente oggetti sulla terra altrui (le confezioni dei negozi, per esempio) è buona educazione derezzarli prima di andare via. Se non lo fate, il proprietario ve li rispedirà comunque in inventario per direttissima usando la funzione Return, e sicuramente penserà male di voi.

SL Jargon: Il vocabolario di Second Life secondo Eliver (B)

profile_eliver.jpgBannare
Quando qualcuno si comporta in modo scorretto, maleducato o comunque contrario alle regole di una land, i manager possono decidere di bannarlo, cioè di bandirlo dalla land stessa. Proprio come succede in un Forum, il romposcatole in questione non vi potrà più entrare fino a quando il ban non gli verrà tolto.
Il problema con il Ban è che purtroppo, come ben sanno i manager delle land italiane, i rompiscatole ostinati hanno più avatar dei peli di un gatto – non chiedetemi come ci riescano! – e quindi, spesso, il risultato di un Ban è che il soggetto esiliato dalla land tornerà dopo qualche minuto con un altro nome e un’altra faccia, ma con immutata voglia di turbare la tranquillità altrui. Se siete residenti per bene, comunque, difficilmente vi capiterà di essere bannati. Un consiglio, cmq, è quello di rispettare sempre i manager e le regole della land su cui vi trovate: se avete dubbi sulla vostra condotta, chiedete spiegazioni. Meglio fare la figura dei niubbi ed essere perdonati che sembrare in malafede e finire bannati per una distrazione.

BDSM
Significa “Bondage and Sado-Masochism” e contraddistingue oggetti e land che sono dedite a questo tipo di attività ludica. In parole povere, su SL c’è gente che si diverte (e spesso si eccita) a trafficare con macchine terrificanti, strumenti di tortura virtuale e amenità simili, di solito all’interno delle segrete di un castello, o in una grotta, o magari anche a casa propria. Per supportare questi giochi, il commercio di abbigliamento BDSM è assai fiorente: frustini, borchie, pelle nera, maschere, e tutto quello che può far felice un cultore della materia. Buon per loro! 🙂
Se capitate per sbaglio in una land dedita al BDSM, ve ne accorgerete abbastanza in fretta: a quel punto dovrete soltanto decidere se stare al gioco e farvi fustigare, oppure tagliare la corda verso altri lidi.

Bot
Un bot – abbreviazione di robot –  è un avatar gestito da un programma, invece che da una persona vera. L’ultima volta che ho controllato, l’utilizzo dei bot su SL era contro le regole stabilite dalla Linden, ma evidentemente questo non scoraggia i cultori dell’avatar finto. Di solito, per riconoscere un bot è sufficiente parlargli: non vi risponderà. Inoltre, per incuria del loro creatore, questi poveri golem hanno in genere dei nomi orrendi, attribuiti con logiche che ricordano i nomi dei file. In passato, qualcuno usava i bot per farli campeggiare gratis sulla propria land e aumentarne così le statistiche di traffico e la popolarità. Oggi però sembra che i Linden abbiano sgamato questa pratica e abbiano cambiato le regole per misurare la popolarità di una land, quindi i bot stanno rapidamente perdendo popolarità. Certo, può ancora capitare di trovarne un nugolo concentrato in un minuscolo 512, tutti con gli occhi fissi sul pavimento… Potete soltanto sperare che non accada sulla vostra stessa SIM in Mainland: in caso contrario rischierete di non poter tornare a casa perché la SIM è “piena”… di fantasmi 😦

Busy
Quando incontrate qualcuno che ha una scritta “Busy” sopra la testa, significa che è occupato in RL e non vuole essere disturbato. Quando siete in busy mode, non leggerete più la chat pubblica intorno a voi e chi vi contatterà in privato riceverà un messaggio di cortesia stile segreteria telefonica, che potete personalizzare in modo simpatico. Nella mia Second Life, ho letto dei messaggi di Busy veramente esilaranti, ma per rispetto non posso pubblicarli 🙂
Comunque, mi sono sempre chiesta che senso abbia stare parcheggiati inworld tutto il giorno in busy mode, piuttosto che fare logout e ricevere gli IM via e-mail. Misteri di Second Life.