Bello che va, bello che viene…
Insomma, con tutti i begli attori che si vedono sul grande schermo e alla TV, come si può restare fedeli a uno solo? Io non ci riesco. Potrei fare un elenco di tutti gli attori che sono stati per breve tempo “il mio attore preferito” ma sarebbe veramente lungo, e poi a pensarci bene non me li ricordo nemmeno tutti! Quindi mi limiterò agli ultimi, in ordine di tempo. Ovviamente questa pagina, per sua stessa natura, cambierà spessissimo!
Per essere aggiornati in tempo reale, siete invitati a passare a trovarmi su Facebook.
2006: Lots of planets have a North
La fine della prima stagione della nuova serie di Doctor Who mi aveva lasciato una grande tristezza: infatti era stato impossibile non affezionarsi a Christopher Eccleston, il mitico Nono Dottore con i suoi occhi blu, le orecchie a sventola e quel sorriso bizzarro, pur sapendo che avrebbe lasciato il ruolo ancora prima che la serie fosse trasmessa in UK.
La notizia, giunta in estate, che sarebbe stato sostituito da un certo David Tennant, attore scozzese sconosciuto in Italia, mi aveva portato una strana inquietudine: temevo che, dopo la rigenerazione, The Doctor non sarebbe stato più lo stesso. Poi, la sequenza finale di The Parting of the Ways in cui Eccleston scompare e al suo posto appare Tennant (dopo la scena struggente e strappalacrime del Time Vortex), mi aveva dato il colpo di grazia, facendomi mettere una pietra sopra alla seconda stagione. E invece… invece il Decimo Dottore è assolutamente FANTASTIC! 😀
…invece la seconda stagione era un pacco integrale (ecco la mia opinione in proposito) e ho rimpianto Eccleston con tutto il cuore, ma mi sono consolata con tutte le serie del dottore radiofonico di Paul McGann, che ha una gran bella voce e una classe inimitabile. Per il resto, un anno abbastanza piatto: X3 era terrificante e Hugh poco valorizzato. Gibbs si è rammollito e ha pensato bene di farsi crescere i baffi, diventando NONNO Gibbs (creeepy!). Shep è sempre più fossile, KingB è sparito dagli schermi per un po’ e poi… Beh, Torchwood!
Il mitico John Barrowman ha salvato l’anno in extremis: tre urrà per Captain Jack, il viaggiatore temporale più sexy dell’universo conosciuto, troppo bello per essere vero.
2005: Bastardi inside forever
Dicembre 2005: Jack ha scoperto cosa c’è sul fondo del misterioso portello ed è diventato un tipo molto noioso, insieme a tutta la serie di Lost. Gibbs ha dimenticato Kate in due puntate e mezzo, poi si è improvvisamente rammollito con una sua ex che lo comanda a bacchetta. Bruce Willis ha fatto qualche film incolore, John Sheppard si è fossilizzato nel suo personaggio e Hugh si fa aspettare con The Fountain e con X3. Ralph Fiennes ha vestito l’orrenda maschera di Lord Voldemort e Russell Crowe si è messo a fare il pugile in un drammone strappalacrime. Che strazio! Che fine d’anno deprimente…
Giugno 2005: Jack è rimasto sull’isola a fissare – ancora per sei mesi – il fondo del misterioso portello nella giungla. Gibbs è rimasto sconvolto in cima a un palazzo, mormorando il nome di Ari.
Forse per questo Sin City mi ha colto in un momento di vuota indeterminatezza e ha dato una lucidata alla mia passione di vecchia data per il roccioso Bruce Willis, ottimo e tragico Hartigan. Lo avevo riscoperto di recente andando a caccia delle puntate di Moonlighting in cui appariva anche Mark Harmon, ma quando Sam ha cercato di portarsi via Maddie, ho finito per tifare per David!
BW ama intrattenersi in chat coi suoi fan sul suo sito BruceWillis.com, che cura di persona. Mi ha simpaticamente chiamato dEliver, ma KingB può farlo 🙂
Aprile 2005: Complice l’uscita della serie Lost, Mark Harmon è stato temporaneamente scalzato da Matthew Fox, il grandissimo Jack, medico sull’isola nonché eroe della serie. Le notize in proposito sono ancora scarse, ma il personaggio promette assai bene. La terza stagione di NCIS, invece, un po’ meno.
Gennaio 2005: Dal panorama desolante delle serie trasmesse sulla TV pubblica FINALMENTE qualcosa di decente: Navy NCIS, spin-off di JAG. Il protagonista principale, l’agente speciale Jethro Gibbs, è assolutamente bastardo dentro ma è anche un gran figo e ha un senso dell’umorismo graffiante che mi ricorda troppo Jack O’Neill… Non poteva non piacermi!
E poi… Mai sentito parlare di Stargate Atlantis? Beh, è una nuova serie TV che in Italia arriverà tra qualche mese su SKY, e ha un protagonista veramente ragguardevole, il maggiore John Sheppard, interpretato da Joe Flanigan, che a parte qualche piccolo ruolo non ha fatto molto altro. Quasi quasi mi ha fatto dimenticare Jack O’Neill… ehi, ho detto quasi? 😉
2004: Guerrieri, soldati & il ritorno degli australiani
Finisce il 2004 e prosegue la saga degli australiani: ormai è diventata quasi una mania, ma che ci posso fare se tutte le volte che trovo un attore che mi piace POI scopro che è australiano?
Questa volta è toccato a Eric Bana. Intendiamoci, l’avevo già visto nel ruolo del gigante verde Hulk e non mi era sembrato gran che, ma dopo lo splendido Ettore di Troy – che da solo salva un film altrimenti mortale – e il grintoso sergente Hoot della Delta Force di Black Hawk Down l’ho decisamente rivalutato.
Anzi, mi piacerebbe dargli la parte del protagonista del mio nuovo romanzo 😀
Inizia il 2004 e gli australiani tornano a colpire! Folgorata da Faramir, il suo meraviglioso personaggio nell’ultimo film della trilogia del Signore degli Anelli – Il Ritorno del Re, sono partita verso gli antipodi grazie a David Wenham. Mai sentito? Non importa. Si fa presto a scoprire un attore: basta andare su Amazon e fare incetta dei suoi precedenti lavori. Ovviamente nel frattempo aspetto l’Extended Edition del Ritorno del Re, che dovrebbe uscire a Settembre e che già promette di essere Fara-favolosa 🙂 E se vi interessa, su di lui ho scritto anche un breve racconto di fan fiction: si chiama “Se io dovessi ritornare” e lo trovate nella sezione “Scrivere”.
2003: Bei tenebrosi (a volte australiani) colpiscono ancora Dopo una prima metà del 2003 abbastanza moscia, l’ultima parte dell’anno è trascorsa sotto il segno di un uomo decisamente degno di nota: Alan Rickman! Esemplare perfetto dello stile intellettual-tenebroso che tanto mi piace, ha uno charme britannico che affascina e una voce scura da brivido. Sia che vesta il mantello nero del professor Snape, le ali della Voce di Dio (chi meglio di lui!), la crestina blu dell’attore “alienato” di Galaxy Quest o gli occhiali del direttore di un’agenzia pubblicitaria londinese, i suoi personaggi sono sempre indimenticabili. Che altro dire? Mancano seiA mesi all’uscita del nuovo film di Harry Potter: giusto il tempo per recuperare tutti i suoi film che mi sono persa, e rivedere quelli più famosi 🙂
Ovviamente, in contemporanea con l’uscita di X-Men 2, ho avuto una grave ricaduta per Hugh Jackman, il grintosissimo Logan. Hugh è una di quelle passioni che sale e scende, ma non passa mai. Speriamo che “Van Helsing” sia all’altezza di lui, e che arrivi presto!
2002: Stargate & X-files
Richard Dean Anderson, che rappresenta l’interesse principale della seconda metà del 2002, è già un po’ sceso. Il suo caustico ma adorabile colonnello Jack O’Neill della serie Stargate SG-1, grazie alla scorpacciata di episodi degli ultimi mesi del 2002, mi aveva cotto il cervello a puntino (tre stagioni e mezzo, con punte di tre episodi a sera!). Da questo tour-de-force è nato il Progetto Stargate, uno specialone confezionato in tempo di record per Delos n.75: oltre a RdA, ovviamente, c’e’ il resto del cast, la guida agli episodi, la cronologia e un sacco di chicche interessanti per il Gater italiano, orfano della serie in TV.
Complici l’ottava e la nona stagione degli X-files, il mio 2002 era invece iniziato con Robert Patrick e per più di sei mesi ho veleggiato beata nel blu dei suoi occhi. Rob è stato un John Doggett forte e sensibile e con la sua recitazione intensa ha finalmente allontanato da sé A l’immagine inumana del T-1000, che si portava dietro da tempo. La fine della serie ha fatto inevitabilmente scendere la febbre Doggettiana, ma ha lasciato in eredità ai fan italiani un bell’articolo sul nostro agente dagli occhi di ghiaccio, che potete trovare su Delos e la traduzione di alcune fanfiction americane, pubblicate su Into The Blue.
2001: L’anno degli australiani
Per quanto riguarda il 2001, invece, si può dire che sia stato l’anno degli australiani. Tutta colpa del Gladiatore e degli X-men. Sì, perchè come si può resistere allo sguardo triste e malinconico di Russell Crowe? Una voce profonda, un accento fantastico e ovviamente una grande recitazione. Peccato solo che nella vita sia molto diverso dai suoi personaggi sullo schermo…
L’ho visto di persona a Milano, al Rolling Stone, quando ha portato in tournèe la sua band Thirty Odd Foot Of Grunt. Era cattivo, vestito male e non faceva che imprecare contro il pubblico. Non so perchè lo facesse: forse è un personaggio che si è costruito addosso, oppure è semplicemente fatto così. In conclusione, preferisco il Russell di celluloide a quello vero.
E che dire di Hugh Jackman che ha bucato lo schermo con gli artigli affilati del mitico Wolverine? Quello di Logan non è un personaggio Afacile, radicato com’è nell’immaginario dei fan degli X-men, e Hugh l’ha reso in modo perfetto. C’era solo una piccola pecca: era troppo bello 🙂
Su Hugh (e ovviamente Logan) ho scritto un breve articolo, Gli artigli di Hugh Jackman, sempre sulle pagine di Delos.
Stan, l’hacker di Swordfish era un piacere da guardare, soprattutto quando gioca a golf con soltanto un asciugamano intorno alla vita. Eddie, il collega dongiovanni della protagonista di Someone like you, era bello e irriverente, e Leopold… beh, Leo è il prototipo del principe azzurro.
La preistoria
Prima degli australiani c’era Ralph Fiennes, inglese, attore di teatro e di cinema, bello e dannato. L’ho conosciuto come protagonista di Strange Days, l’ho ritrovato in Wuthering Heigths, l’ho amato nel Paziente Inglese. Non me lo sono dimenticato: sto solo aspettando che faccia qualche altra bella parte, che faccia parlare ancora una volta quei suoi incredibili occhi azzurri.
Prima ancora c’era David Duchovny, il tenebroso Mulder, e prima di lui c’era Daniel Day Lewis, dopo l’Età dell’Innocenza e l’Ultimo dei Mohicani… E prima? Chissà!
Pingback: Eliver’s Blog » Full immersion vampira II