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Clipart di Elisabetta Vernier

Sono passati ormai diversi anni dall’uscita di Clipart di Elisabetta Vernier, quello che è stato definito il mio “romanzo d’esordio”. Ad alcuni è piaciuto e ad altri no, come è normale che sia, come succede per ogni opera creativa, letteraria o artistica. Penso che ogni scrittore, professionista o esordiente, debba saper accettare che non esiste un libro che possa accontentare proprio tutti. E va bene così.

Quindi, perché ho deciso di scriverne proprio oggi?

Perché, riguardando indietro per caso su Internet, mi sono accorta che quella mia piccola opera dalla lunga genesi ha avuto alcune recensioni davvero astiose. E, per come sono fatta, non ne capisco il perché.

Clipart di Elisabetta Vernier è stato scritto nel 1997, auto-pubblicato come e-book in PDF nel 1999 sul mio sito, pubblicato una prima volta come e-book nel 2001 sulla rivista PowerKaos in CD-Rom, poi selezionato da Franco Forte per Delos Books nel 2003 (non esattamente l’ultimo arrivato in tema di selezione dei testi, e noto per essere particolarmente severo), riveduto e pubblicato prima come tascabile e quindi come e-book in una seconda edizione. Pubblicato infine come audiolibro autoprodotto, distribuito gratuitamente in podcast sull’iTunes Music Store (2007).

In sintesi: piccolo libro, piccolo editore, piccola tiratura, vendite in linea con la SF in Italia, zero guadagni per me. Ma non mi lamento. Voglio bene a quel libricino.

Cosa ha dato così fastidio di tutto questo?

Forse, il Premio Italia.

Come ha fatto un così vile libricino a vincere un premio nazionale?

Se qualcuno dei severi recensori di Clipart di Elisabetta Vernier si fosse preso la briga di informarsi sul Premio Italia, premio letterario italiano dedicato alla fantascienza, avrebbe scoperto che si tratta di un “premio del pubblico” e non della critica, una sorta di tributo di popolarità all’autore, più che al libro in sé. I votanti sono i partecipanti alla Italcon dell’anno precedente (o almeno era così nel 2004) e, per quanto ad alcuni possa sembrare strano, quelle persone lo hanno votato.

Lo avevano letto? Qualcuno sì, molti no. Mi conoscevano? Molti sì, qualcuno no. Stavo loro più simpatica degli altri finalisti? Evidentemente sì. Di questi tempi, anche la simpatia è un motivo – forse sbagliato – per premiare qualcuno. Ma le regole del premio Italia non le ho scritte io, quindi ringrazio ancora tutti quelli che mi hanno votato nel 2003 🙂

Sono pienamente consapevole di quanto Clipart di Elisabetta Vernier sia un libro leggero e l’ho sempre presentato in questi termini nelle mie interviste. Mi sono divertita a scriverlo, a suo tempo, e molte persone si sono divertite a leggerlo per quello che è: un fumetto commerciale, un telefilm d’azione, un popcorn movie – CRASH! Boom! Bang!

Non ho mai pensato che fosse un capolavoro letterario e sono certa che ci siano moltissimi romanzi di SF mille volte migliori. là fuori. Probabilmente anche i romanzi inediti scritti dai suddetti severi recensori saranno 1000 volte migliori del mio. E io dico loro: che aspettate ad autopubblicarli? A liberarli nella rete? Che sia il pubblico, là fuori, a giudicare.

E buona fortuna a voi 🙂

Per dessert, chiudiamo con qualche positiva recensione di Clipart di Elisabetta Vernier: